“In relazione alle dichiarazioni dei rappresentanti CGIL e UIL consortili, si resta stupiti ancora una volta per la mancanza di conoscenza che essi dimostrano quando si lanciano in affermazioni demagogiche ed infondate. Comunque vogliamo rassicurare tutti i cittadini: non c’è da avere alcuna preoccupazione circa la situazione economica del Consorzio”.
Così il Consorzio di Bonifica Auser-Bientina, con una sua nota ufficiale, risponde alle dichiarazioni delle organizzazioni sindacali CGIL e UIL.
“Non occorreva scomodare giornali, televisione e quant’altro – prosegue la nota - Bastava chiederlo; gli uffici addetti avrebbero risposto che l’anticipazione della tesoreria è una possibilità di avere liquidità, e non un debito. Ciò è previsto e concesso dalla convenzione in essere con l’istituto bancario, proprio perché l’ente consortile è solido economicamente, ed ogni anno all’inizio dell’esercizio finanziario è previsto di rinnovarla. Quindi tutto il contrario di quanto sostenuto dai sindacati. L’Ente è solido. Inoltre nessuna agenda è stata comprata con i soldi del Consorzio, bensì chi ha voluto se l’è comprata a proprie spese, così come il bilancio di fine mandato è stato presentato perché previsto dalla legge: atto dovuto.
Quando si dice che i sindacati non sono mai stati interpellati si dice una cosa non vera: dall’estate ad ora è stato firmato un accordo sulla reperibilità, uno sul salario accessorio, uno su un premio ad personam di 250 euro a tutti i dipendenti per lo sforzo straordinario prestato in occasione delle elezioni. Incontri e riunioni si susseguono a cadenza ravvicinata su tutte le questioni di spettanza sindacale, senza contare che il commissario, la direzione e l’ufficio personale sono sempre quotidianamente presenti e disponibili a rispondere a qualsiasi quesito si voglia porre. Appare pertanto molto strumentale che si sollevino in altra sede questioni che sembrano essere suggerite più da altre motivazioni che da ragioni sindacali”.
“Alle questioni poste è facile rispondere – sottolinea la nota del Consorzio - Sì, in un contesto in cui la crisi mette a casa quotidianamente centinaia di lavoratori, in un momento in cui ogni euro deve essere investito nella difesa dei nostri territori dal rischio idrolegeologico, il Consorzio ha deciso di fare ancora di più la sua parte, di mettere in atto tutti i giorni ed anche nelle piccole cose iniziative di rigore, risparmio e rispetto dell’ambiente, proprio anche dietro suggerimento dei dipendenti: si deve bere l’acqua del rubinetto e non sprecare bottiglioni di plastica per acqua confezionata, così come fanno nelle scuole e nella case i cittadini; si deve risparmiare sulla carta, utilizzando gli strumenti informatici a disposizione, non si deve sprecare la cancelleria, ci si deve comportare come si farebbe a casa propria, si devono raggiungere miglioramenti sull’efficacia del proprio lavoro ottimizzando i tempi, senza ricorrere allo straordinario”.