Dopo l’intervista rilasciata da Maria Pia Bertolucci, non troviamo motivi di meraviglia nel leggere le esternazioni fatte, da una parte degli “pseudo giovani” di Menesini e dall’altra di Giorgio Del Ghingaro che ha affidato a FaceBook, (in cui accusa la Candidata di centrodestra di essere invidiosa e incompetente, ndr) l’ennesima uscita condita dalla solita arroganza e superbia che ormai ha contraddistinto questi suoi dieci anni di mandato.
Tutti sanno perfettamente che i “giovani” che hanno manifestato a favore di Menesini, durante la campagna delle primarie, sono e rimangono, persone a libro paga dell’amministrazione e come tali, debbono essere allineate e coperte.
A loro non è permesso di mantenere solo un serio profilo professionale super partes, come dignità morale e lavorativa vorrebbe, visto che sono pagati con i soldi di tutti i cittadini di Capannori.
Prima di tutto, questi signori devono lavorare per la causa “Del Menesini” e poi, se rimane tempo, per quella “comune”.
Se vogliamo uno splendido esempio di arroganza amministrativa, cari giovani “Del Menesini”: forse eravate nella pancia della mamma, durante la prima repubblica, certamente però i vostri maestri più anziani, vi hanno insegnato proprio bene. Le pedate sono quelle: non c’è che dire.
Su Del Ghingaro cosa possiamo aggiungere? La sua altezzosità e la sua boria fanno parte ormai della triste storia di questo comune, un mito negativo che ha varcato i confini del nostro territorio.
Siamo all’epilogo di questo suo passaggio, gli rimangono le ultime cartucce da sparare in modo da farsi ricordare nel tempo, per come in realtà è stato.