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Centri massaggi cinesi nel mirino dell'Ispettorato del Lavoro

La Redazione
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Proseguono i controlli del Nucleo Ispettorato del Lavoro alle aziende gestite da cinesi sul territorio provinciale.
Dall'inizio dell'anno già 19 le attività sottoposte a verifica, 7 delle quali sospese per riscontrati illeciti di vario genere.

Nella giornata di sabato, 22 marzo, è toccato ai centri massaggi. Nell'arco della mattinata infatti sono stati controllati 3 diversi negozi, siti in Via Tonelli, in via Castruccio Castracani ed in via Alcide de Gasperi, a Sant'Anna.

Mentre nei primi due tutto è risultato essere in regola, nell'ultimo, i militari sono stati accolti da due giovani ragazze cinesi, che gli accertamenti hanno palesato trattarsi di lavoratrici “al nero”, ovvero non regolarmente contrattualizzate.

È dunque scattata l'immediata sospensione dell'attività e, al titolare, sono state elevate sanzioni amministrative per un valore complessivo di circa 9.000 euro.
 

 

Sempre i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lucca  congiuntamente ai militari della Stazione di Viareggio, a seguito di servizi su attività gestite da etnie cinesi,  hanno effettuato un controllo ispettivo presso la sede di un esercizio commerciale di vendita di abbigliamento ubicato in  via Aurelia nord di Viareggio.

Quando hanno fatto accesso al negozio, i carabinieri hanno trovato  all’interno dell’esercizio 4 cittadini cinesi intenti alla sistemazione di capi di abbigliamento e merce varia, tutti risultati “in nero”, ma regolari con il  permesso di soggiorno.

Al termine dell’ispezione, sono state elevate sanzioni amministrative per un importo totale, anche in questo caso, di euro 9.000 ed adottato il provvedimento di sospensione dell’ attività imprenditoriale per impiego di manodopera “in nero”, in quanto è stato occupato personale non registrato in percentuale superiore al 20 % dei lavoratori presenti. Sono in corso ulteriori accertamenti amministrativi.

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