Prosegue il laboratorio di sartoria tenuto da alcune volontarie guidate dalla sarta Renza Meacci nella canonica di S.Giusto di Compito. Il progetto è nato per volontà del Comune in collaborazione con la parrocchia e la Misericordia di Massa Macinaia per insegnare l’antica arte del cucito ad alcune giovani donne senza occupazione che si trovano in situazioni di difficoltà.
Adesso il progetto vorrebbe compiere un passo in avanti e divenire un vero e proprio corso di formazione professionale riconosciuto. A questo scopo è stata chiesta la collaborazione della Provincia di Lucca con la quale è già stato fatto un incontro e prossimamente ne sarà realizzato un altro con il Centro per l’Impiego dell’Ente.
Per fare il punto sull’andamento del laboratorio di cucito ed analizzare le prospettive future, nei giorni scorsi nella sede del Comune ha avuto luogo una riunione, alla quale hanno partecipato l’assessore alle politiche sociali, Gabriele Bove, il consigliere comunale Mauro Massei, Don Luigi, parroco dell’unità pastorale Compitese e l’insegnante volontaria Renza Meacci.
“L’intenzione dell’amministrazione comunale è quella di trasformare una lodevole iniziativa di volontariato in qualcosa di più strutturato - afferma l’assessore alle politiche sociali, Gabriele Bove -, che possa dare maggiori possibilità di sbocchi lavorativi per chi prende parte al progetto”.
“Imparare un mestiere è importante - prosegue Mauro Massei - e il laboratorio di cucito che si svolge a S.Giusto rappresenta una opportunità significativa per le donne che sono senza lavoro. Trasformarlo in un corso di formazione professionale permetterebbe alle partecipanti di ottenere un attestato che sicuramente faciliterebbe l’inserimento lavorativo”.
Da quando è iniziato il laboratorio già diverse donne hanno imparato a cucire e a confezionare capi di abbigliamento e per la casa.