Partecipa a LuccaCittà.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Il paradosso dei soldi falsi

Ovvero, quando a rimetterci sono ignare persone comuni. Come tutelarsi?

Condividi su:

Presso il Carrefour di Santissima Annunziata sono nuovamente intervenuti i Carabinieri di Lucca, su richiesta di un dipendente.

A fare scattare la chiamata, un giovane 24enne della zona che, dopo aver acquistato merce per un valore inferiore a 20 euro ha estratto una banconota proprio di quel taglio ed ha pagato.

Intransigente il sistema di “verifica soldi”: quel piccolo scanner di cui ogni cassa è fornita, che serve proprio a controllore le banconote e segnalare se siano vere o false.
Esito incontestabile: quei 20 euro erano “tarocchi”.

Come da routine, i militari dell’Arma sono dovuti intervenire per controllare e denunciare il giovane.
Il 24enne è risultato sprovvisto di ulteriori monete false e completamente all'oscuro di averne proprio una nel portafogli.

Il reato comunque contestatogli è “spendita di banconote contraffatte”.

Secondo il codice penale non è necessario essere i diretti realizzatori e diffusori (e quindi coscienti) delle banconote false, per essere denunciati poiché “Chiunque spende, o mette altrimenti in circolazione monete contraffatte o alterate, da lui ricevute in buona fede, è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a euro 1.032”.

Riassumendo, se una persona comune entra in possesso di una banconota falsificata e, completamente ignara, la usa per pagare una commissione, rischia una denuncia con tutto ciò che ne consegue: avvocati, processi, notizia sui media… Pur non avendo, in pratica, fatto nulla: unica sua colpa, non essere in grado di riconoscere banconote falsificate.

Solitamente queste denunce finiscono archiviate, senza nessuna ripercussione diretta sull’accusato. Ciò non toglie che le spese giudiziarie, comunque, hanno un costo. E poi, una denuncia è pur sempre una denuncia.

Situazione diversa è, come successo lo scorso 13 dicembre 2013, quando un uomo è stato sorpreso con 140 banconote falsificate: 40 banconote da 50 euro e 100 banconote da 10 euro per un valore di 3.000 euro (QUI l'articolo).
In questo caso l’accusa si rifà all’articolo 453 del codice penale poiché, produzione e diffusione della moneta contraffatta era fatta con volontà e non “per caso”.

Secondo i Carabinieri di Lucca, le banconote più falsificate sono proprio quelle da 20 euro, e sono attualmente molto diffuse sul territorio.

Ecco qualche suggerimento per riconoscerle (dal sito della Banca d’Italia).
Quando le riproduzioni sono molti simili all’originale è necessario concentrarsi sui dettagli:
Toccare: speciali tecniche di stampa conferiscono ai biglietti una particolare consistenza e alcuni dettagli sono in rilievo.
Guardare una banconota in controluce: appaiono il disegno in trasparenza (filigrana), il filo di sicurezza e il numero in trasparenza. Le tre caratteristiche sono riscontrabili su entrambi i lati dei biglietti autentici.
Muovere una banconota: vedrai mutare l’immagine dell’ologramma posto sul fronte del biglietto. Sul retro puoi invece osservare la striscia brillante (tagli da €5, €10 e €20) o il numero di colore cangiante (tagli da €50, €100, €200 e €500).

Cosa fare se ci si rende conto di avere nel portafogli uno o più banconote false?
Ovviamente è da escludere il tentativo di spenderla, magari in luoghi dove non sono soliti controllare le banconote di piccolo taglio: come abbiamo detto, questo costituisce un reato.
La moneta contraffatta va consegnata direttamente in banca, segnalando la presunta illegittimità della stessa.
Questa viene poi analizzata.
Se risulta essere vera, il proprietario riceve un vaglia postale/assegno del valore della banconota consegnata; qualora sia falsa viene distrutta e al proprietario non spetta alcun rimborso.

L’unico modo per tutelarsi, è quello di essere in grado di riconoscere banconote contraffatte… O, in alternativa, pagare sempre con carta di credito.

Condividi su:

Seguici su Facebook