Viene da chiedersi cosa si debba fare in questo Paese per andare in carcere. Evadere le tasse e falsificare bilanci non basta più ormai da anni, rubare, specie in questi tempi di crisi, è pressoché sdoganato e, adesso, sembra non bastar più neanche lo spacciare droga.
Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri di Nozzano hanno scovato un latitante, ricercato da alcuni mesi, perché colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere - emessa dal Tribunale di Viareggio - per spaccio di sostanze stupefacenti.
L'uomo, per sfuggire alle forze dell'ordine, si era nascosto dietro una falsa identità, facendosi chiamare con altro nome e dichiarando di essere algerino anziché tunisino.
I militari di Nozzano sono però riusciti ad identificarlo grazie alle foto segnaletiche e, nel pomeriggio di ieri, l'hanno tratto in arresto.
Stamane, a distanza di poche ore dal fermo, “grazie” alle nuove normative sulla riduzione delle pene per spaccio delle così dette “droghe leggere”, stabilite dalla Cassazione poche settimane fa, è stato rimesso in libertà.
Dopo che la Corte Costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità della Fini-Giovanardi, la Cassazione ha infatti sancito che la pronuncia travolge il giudicato e che dunque devono essere riviste al ribasso le pene per chi è già stato condannato in via definitiva. E così è stato...
D'altronde per risolvere il problema del sovraffolamento delle carceri, cosa c'è di meglio che sovraffollare le strade dove giocano i nostri bambini di delinquenti e spacciatori?
Poi ci lamentiamo se chiamano l'Italia il "Paese delle banane"...