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Colombini incalza, Tambellini: "Non mi lascio intimidire"

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Il nome di Giacomo Puccini si sta sempre più legando a questioni ben lontane da musica e arte a lui tanto care.
"Vissi d'arte vissi d'amor" le parole che ha affidato alla voce di Floria Tosca nell'opera omonima. Parole immortali, scritte sul libretto di una delle opere più emozionanti, cancellate con un gesto negli ultimi mesi, che hanno visto una escalation di toni al limite dell'esasperazione.

Purtroppo il nome del Maestro lucchese è stato fin troppe volte portato all'attenzione dei cittadini attraverso una sorta di guerra santa intrapresa da alcuni soggetti pucciniani nei confronti di "competitor", sempre che di competitori si possa parlare quando si tratta di promozione della città e del nome del Maestro.

Il direttore del festival Puccini e la sua Lucca, già in rottura con l'amministrazione attuale a causa del taglio di finanziamento di 20.000 euro, ha posto al sindaco 7 domande al vetriolo ben dettagliate (QUI l'articolo).

Immediata la non-risposta di Tambellini che in una breve nota scrive:

Non ci penso neanche a rispondere alle 7 domande del signor Colombini, lo dico subito in premessa, a scanso di equivoci.

Come sindaco di questa città infatti sono tenuto a cercare di dare risposte alla comunità che ho l’onore di amministrare, e questo è quello che faccio sempre, nella mia azione quotidiana.

Ma ci tengo a chiarire un punto, che è di fondamentale importanza per la comprensione di questa disputa autunnale sollevata da Colombini. I 20mila euro di contributo annuale all’associazione “Puccini e la sua Lucca” non sono “un diritto che si palesa violato”, come Colombini sostiene.
Ed è molto grave che un uomo che si dice preparato, tra l’altro pluricandidato sindaco nelle ultime tornate elettorali, faccia passare come diritto acquisito un non-diritto che acquisito non è, in quanto il Comune riceve ogni anno migliaia di richieste di contributo da associazioni e l’amministrazione comunale, nell’attribuire gli eventuali contributi, opera ogni anno delle scelte.

Scrive ancora Colombini nel suo lungo comunicato: “Questi sono i quesiti ai quali il sindaco dovrà fornire risposta. Per adesso chiediamo. Poi esporremo e denunceremo”.  A questo rispondo che il sindaco non sottostà a nessuna intimidazione. Se Colombini ritiene di dovere esporre e denunciare, lo faccia”.

 

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