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Capannori: ricerca e sperimentazione sui droni per utilizzo di soccorso e difesa

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Zefiro Ricerca&innovazione Srl, Aeroporto di Capannori, Dipartimento Nazionale dei Vigili del Fuoco e cinque dipartimenti universitari toscani insieme, per dar vita a progetti di studio, ricerca, innovazione e sperimentazione dei S.A.P.R. (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto), comunemente conosciuti come droni, da impiegare in attività di soccorso pubblico e di difesa civile. Un’alleanza sancita da un protocollo d’intesa che i vari soggetti interessati hanno siglato stamani nel corso di un incontro svoltosi all’aeroporto di Capannori nell’ambito di ‘DronExpo Toscana 2014’.

Presenti alla firma dell’accordo il sindaco Giorgio Del Ghingaro, Eugenio Baronti, presidente di Zefiro Ricerca&Innovazione Srl, Andrea Tagliasacchi, presidente Aeroporto di Capannori Spa, il direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell'Università di Pisa Giovanni Corsini, Marco Raugi, direttore Dipartimento D.E.S.TeC Università di Pisa, Aldo Frediani, direttore del Dipartimento di Ingegneria civile e industriale DICI dell’Università di Pisa, Ugo Bardi, docente di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Università di Firenze.

 

Grazie all’accordo la società Aeroporto metterà a disposizione di Zefiro ricerca&innovazione - Dimostratore Tecnologico, attraverso un’apposita convenzione, il sedime aeroportuale e le relative strutture, compatibilmente e nel rispetto delle esigenze richieste dalle attività civili e militari presenti, mentre Zefiro ricerca&innovazione - Dimostratore Tecnologico, da parte sua coordinerà le attività di sperimentazione che gli enti firmatari del protocollo richiederanno di svolgere nell’area dell’aeroporto. Tutte le attività di volo sperimentale potranno svolgersi nell’ambito dell’ampia area aeroportuale e saranno coordinate da Zefiro e dal servizio informazioni di volo aeroportuale (AFIS) che la società Aeroporto di Capannori Spa garantisce durante l’orario di apertura dello scalo con operatori in torre abilitati e un servizio certificato.

L’aeroporto di Capannori diventerà così un grande laboratorio a cielo aperto dove i vari dipartimenti universitari in collaborazione con i partner del progetto, sono interessati a sviluppare e testare le macchine volanti per la messa a punto di sistemi di monitoraggio di edifici civili, specialmente quelli di carattere storico, sviluppare sistemi di telecomunicazioni, di trasmissione dati in telemetria, telerilevamento e di sistemi di monitoraggio del territorio in campi quali la previsione e prevenzione dei rischi geologici per la salvaguardia dei beni culturali a rischio, oltre che per l'elaborazione della modellistica ambientale, il monitoraggio del territorio in vista di applicazioni a processi di trasformazione, ecosistemi, sistemi territoriali ed economici, sistemi urbani e beni culturali.

 

La mission dell’aeroporto si sta ben definendo – afferma il sindaco, Giorgio Del Ghingaro-. Da una parte abbiamo le attività di protezione civile insieme alle normali attività aeroportuali e dall’altra l’innovazione tecnologica alla quale teniamo particolarmente e che sta dando riscontri degni di nota soprattutto nel settore dei droni. L’accordo siglato stamani è significativo, perché consente la collaborazione tra diversi e qualificati soggetti e particolarmente alcuni prestigiosi dipartimenti universitari toscani dalla quale sono certo otterremo risultati importanti”.

 

Siamo soddisfatti di essere riusciti a mettere insieme competenze diverse al fine di creare sinergie utili a realizzare progetti di qualità - sostiene Eugenio Baronti, presidente di Zefiro Ricerca&Innovazione. L’accoro siglato stamani, è il punto di partenza per realizzare nuove ricerche e sperimentazioni nell’applicazione dei droni in ambito civile”.

Il protocollo d’intesa che ha come oggetto progetti di studio innovazione e sperimentazione per l’impiego dei droni in attività di soccorso pubblico e difesa civile – dichiara Andrea Tagliasacchi, presidente della Società Aeroporto Capannori spa – ci fa compiere un passo avanti nel campo dell’innovazione tecnologica e della tecnologia messa a servizio della comunità e della sicurezza dei cittadini”

 

 

I dipartimenti universitari firmatari del protocollo sono: Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale (DICI) della Università di Pisa; Dipartimento dell’Energia dei Sistemi del Territorio e delle Costruzioni (D.E.S.TeC.) della Università di Pisa, Dipartimento di Ingegneria della Informazione della Università di Pisa; Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Firenze; Dipartimento di Scienze fisiche, della terra e dell'ambiente dell'Università di Siena.

Gli enti firmatari del protocollo potrebbero costituire, con un altro atto, un tavolo tecnico scientifico per proporre e sviluppare attività di ricerca e innovazione funzionale al perfezionamento ed alla personalizzazione degli strumenti alle esigenze dei singoli firmatari, nonché per organizzare una partecipazione a progetti di ricerca e sviluppo del nuovo programma quadro europeo, Horizon 2020.

 

Prima della firma del protocollo è stato presentato il Ladybird, un piccolo quadrirotore open source che Zefiro Innovazione insieme alla CAM (Costruzioni Aero Meccaniche) propone come velivolo scuola per entrare nel mondo dei SAPR. I piani costruttivi saranno scaricabili dal sito www.zefiroinnovazione.it a partire da domani (sabato). L'idea alla base del progetto è quella di realizzare uno strumento didattico per guidare i primi passi di chi si vuole avvicinare a questo settore. Alcuni esemplari del velivolo verranno impiegati come macchina scuola nei corsi di pilotaggio organizzati da Zefiro e nell'ambito di un progetto scolastico dagli allievi dell'ITIS di Lucca. Costruito con materiali facilmente reperibili è caratterizzato da una forte modularità progettuale e può essere equipaggiato con motori, regolatori, batterie ed autopiloti di vario tipo.

 

DronExpo Toscana 2014 proseguirà domani (sabato) con un evento d’eccezione in programma alle 10.30, la dimostrazione di "Idintos", il primo innovativo aereo idrovolante ideato, progettato e realizzato in Toscana, dopo 70 anni, da Skybox Engineering, spin-off dell'Università di Pisa, e coordinato dal professor Aldo Frediani nell'ambito di un progetto di ricerca co-finanziato dalla Regione Toscana. All’iniziativa interverrà anche l'assessore regionale Gianfranco Simoncini. La configurazione aerodinamica alla base del prototipo, detta PrandtlPlane, consente la minore resistenza “indotta” fra tutti i sistemi portanti e quindi minori consumi, rumore e inquinamento, insieme con la possibilità di utilizzare diversi tipi di propulsione. Inoltre, specialmente nel campo dei velivoli di aviazione generale e degli ultraleggeri, "Idintos" consente un aumento significativo della sicurezza del volo.

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