Una targa in ricordo di don Giorgio Bigongiari, vice parroco di Lunata ucciso dai tedeschi il 10 settembre 1944, è stata apposta ieri pomeriggio (9 settembre) all’ingresso della scuola primaria della frazione in via del Casalino. Un atto per ricordare alle nuove generazioni il coraggio di una persona legata alla comunità e animatrice di giovani che, in un periodo storico difficile, si oppose al fascismo e all’occupazione nazista aiutando le vittime di guerra, gli ebrei e i perseguitati.
E’ stato questo uno dei momenti più alti della giornata dedicata alla commemorazione di don Bigongiari e dei Martiri Lunatesi promossa dal Comune nell’ambito de “I giorni della Liberazione”, manifestazione in occasione del settantesimo della Liberazione realizzata in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza, Istituto Storico Lucchese sezione Auser, l’Anpi Provincia di Lucca e Anpi Lucca, Emergency Lucca, Associazioni culturali Ponte, Ruota e Amici del Melograno, l’associazione Scuola Bene Comune, l’Istituto Comprensivo ‘Carlo Piaggia’, l’associazione Officina Natura, la parrocchia e i donatori di sangue di Lunata e la Provincia di Lucca.
“La memoria è un momento fondativo della nostra identità - ha affermato il Sindaco, Luca Menesini - Ecco perché l’Amministrazione Comunale da anni sta portando avanti un percorso per esercitarla, facendo avvicinare i cittadini, in particolar modo i più giovani, agli eventi significativi del territorio. Oggi ricordiamo uno degli episodi più cruenti che coinvolsero i capannoresi. Dodici persone, alcune delle quali ventenni, persero la vita per mano dei nazisti. ‘Vittime dell’odio, invocarono amore, travolti dal turbine della guerra, chiedono pace’, come ricorda la lapide posta nel piazzale della chiesa di Lunata. Il loro sacrificio non fu vano, perché ancora oggi li ricordiamo e li prendiamo di esempio affinché simili orrori non si verifichino mai più”.
Alla scopertura della targa erano presenti, oltre al Primo Cittadino, la giunta, Emmanuel Pesi, ricercatore di Storia Contemporanea dell’università di Pisa e responsabile progetto, i tre nipoti di don Bigongiari, l’assessore provinciale Mario Regoli, consiglieri comunali, rappresentanti di associazioni e cittadini.
La giornata di celebrazioni è iniziata con la preghiera e la commemorazione dei Martiri Lunatesi alla chiesa parrocchiale di Lunata, dei dodici cittadini che il 16 agosto del 1944 furono presi dai tedeschi e portati al carcere di Nozzano, dove insieme a tanti altri furono torturati e fucilati: don Angelo Unti, 69 anni; don Giorgio Bigongiari, 32 anni; Pietro Unti, 63 anni; Angelo Unti, 31 anni; Gimmi Cecchini, 20 anni; Enrico Cecchini, 19 anni; Giuseppe Giomi, 22 anni; Pietro Giomi, 22 anni; Amelia Isola, 53 anni; Lorenzo Romani, 56 anni; Antonio Brignone, 21 anni; Ferrante Fonta, 30 anni.
Dopo la scopertura della targa, a Capannori si è tenuto il consiglio comunale straordinario sul 70° anniversario della Liberazione che ha visto la partecipazione, fra gli altri, di Sebastiano Micheli dell’associazione culturale “Ponte” e Gervasio Fontana, presidente dell’associazione Donatori di sangue “Fratres” di Lunata e nipote di uno dei Martiri Lunatesi.