Mercoledì 20 novembre, intorno alle 23.30, un 51enne lucchese ha chiamato il 113 dicendo di trovarsi nel parcheggio di un supermercato in zona Arancio e di essere stato appena malmenato e rapinato da due giovani nordafricani, che dopo averlo lasciato dolorante a terra gli hanno portato via il portafogli. All’interno circa 300 euro, un blocchetto di assegni e documenti personali.
La volante accorsa sul posto ha trovato l’uomo ricoperto da una maschera di sangue, tanto che al Pronto soccorso gli hanno diagnosticato 10 giorni di prognosi.
Dopo le cure è stato accompagnato in Questura, dove la stessa notte ha sporto denuncia per rapina e lesioni personali.
Ha raccontato di essere stato avvicinato dai due nordafricani, uno dei quali a suo dire conosciuto di vista, che gli hanno chiesto un passaggio fino all’ Arancio. Successivamente lo hanno aggredito, pestato a sangue e rapinato.
I poliziotti della sezione antirapina della Squadra Mobile, affiancati dai colleghi delle volanti che conoscono a menadito il territorio e le dinamiche criminali, hanno sottoposto in visione al rapinato una serie di foto ritraenti i possibili sospettati.
Nel frattempo le pattuglie erano state allertate e proprio nella mattinata di venerdì 21, i poliziotti hanno rintracciato i due a S. Filippo, mentre percorrevano a piedi la strada.
Il rapinato ha riconosciuto i due che, messi alle strette, hanno ammesso l’ episodio, attribuendoloal tentativo dell’uomo di voler pretendere una prestazione sessuale.
Hanno poi fatto ritrovare il portafogli dell’uomo, contenente ancora i documenti, gli assegni e solo 10 euro di spiccioli rispetto alla somma iniziale.
Il portafogli era custodito in un giaciglio di fortuna, ricavato in uno stabile abbandonato sulla via Romana, poco lontano dal luogo della rapina. I due marocchini, un clandestino con precedenti per furto di 27 anni ed un regolare incensurato di 20 anni, hanno dichiarato ai poliziotti di aver speso l’intera cifra giocando d’ azzardo alle slot machines; essendo trascorsa la flagranza, su disposizione del PM di turno dopo il rituale fotosegnalamento sono stati denunciati in stato di libertà per rapina e lesioni personali, in concorso, mentre il portafogli è stato riconsegnato alla vittima.