Auto truccate, spoiler, minigonne, cerchioni maggiorati, bullbar, paraurti e carrozzerie bombati, portiere con apertura a gabbiano, sono solo alcuni elementi di un giro illegale di "Tuning", degno di Fast & Furious, messo in piedi da G. R. 42enne, nato e residente a Viareggio, dipendente presso la Motorizzazione di Lucca.
Le indagini che hanno portato alla luce il meccanismo utilizzato dal dipendente, sono state condotte dalla Polizia Stradale nell'ambito dell'Operazione "Tuning".
L'uomo falsificava e manometteva a suo piacimento le pratiche necessarie ad apportare modifiche alle autovetture di quelli che, a tutti gli effetti, erano suoi ignari clienti. Così facendo, accelerava e sfoltiva la burocrazia, ma di fatto, concedeva elaborazioni e modifiche illegali, dietro un compenso che si intascava di volta in volta.
Qualunque fosse la richiesta dell'automobilista, G. R. si faceva pagare 150,00 euro a pratica.
I casi accertati sinora sono circa 50, ma gli Agenti della Polizia Stradale di Lucca sospettano che le persone truffate dal dipendente della motorizzazione siano almeno un centinaio, poiché questo giro illecito di permessi "pro-tuning" è andato avanti per circa 2 anni.
L'uomo, sfruttando la propria posizione e capacità di muoversi tra le “pieghe” delle procedure burocratiche, in tempi e modi diversi era riuscito a far figurare sui documenti di circolazione di vari autoveicoli, aggiornamenti delle caratteristiche tecniche che in realtà non erano mai stati concessi dalla Motorizzazione Civile.
Grazie agli “stratagemmi” adottati, numerose auto, che altrimenti non sarebbero state ammesse a viaggiare sulle strade pubbliche, sono risultate comunque a norma, pur palesando modifiche, anche evidenti e significative, e comunque tali da alterare i parametri di sicurezza attiva e passiva.
La documentazione al seguito dei veicoli, idonea ad ingannare non solo gli operatori delle Forze dell’Ordine in occasione di comuni controlli su strada, ma anche i centri di revisione preposti alle verifiche periodiche, in buona parte dei casi era stata addirittura stampata direttamente dalla Motorizzazione Civile, grazie all’utilizzo di trucchetti “procedurali” atti a trarre in inganno gli impiegati dell’Ente.
Portata alla luce questa vicenda, la Motorizzazione ha subito diffidato il dipendente, allontanandolo dalla struttura. Inoltre, i "clienti" di G. R. sono tutti stati convocati per eseguire reali test tecnici per rendere le auto degli interessati a norma.
Il mondo del "Tuning" è una nicchia ristretta, e con passaparola, forum e social network, l'attività di G. R. era diventata ormai famosa tra gli appassionati che si mettevano in contatto con lui per apportare modifiche di ogni genere al proprio "bolide".
L'uomo è stato denunciato per falsità materiale e appropriazione indebita, aggravati e continuati nel tempo.