Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 29 gennaio, due ragazzini hanno suonato al citofono di una villetta, a Porcari.
In quel momento in casa c'era solo il figlio maggiore dei proprietari, uno studente universitario che stava ripassando in vista di un esame.
Il ragazzo si è affacciato alla finestra del piano superiore, per vedere chi fosse a suonare e, alla vista dei due ragazzini, ha pensato fosse solo uno scherzo o qualche porta-a-porta. Ha deciso, così, di non aprire.
I due minorenni, non avendo ricevuto risposta, hanno immaginato che la casa fosse vuota e, una volta scavalcato il cancello, hanno iniziato a forzare la serratura della porta con un cacciavite.
Il ragazzo, uditi i rumori sospetti, ha chiamato il padre, che lavora a poche centinaia di metri di distanza dall'abitazione, e poi si è precipitato giù per le scale trovandosi di fronte i due minorenni.
Vistisi scoperti hanno iniziato a scappare, braccati però dal figlio e dal padre, sopraggiunto in quel momento. Durante l'inseguimento, lo studente ha allertato il 112.
Una volta fermati, i ragazzini hanno dichiarato di avere meno di 14 anni ed hanno fornito false generalità .
I militari della stazione locale hanno deciso di portarli in caserma per ulteriori accertamenti. I due, nonostante risultino residenti nel nord Italia, sono due ragazzini zingari "fantasmi" poiché irreperibili e senza fissa dimora. Ciò ha notevolmente complicato il riconoscimento.
Dopo ore di ricerca i Carabinieri sono riusciti a dare una identità ai ladruncoli, uno di 14 e uno di 16 anni, incensurati.
Dopo le formalità di rito, sono stati portati presso il Centro di Accoglienza di Firenze e sono stati accusati per aver fornito false identità , furto in concorso e detenzione di arnesi atti allo scasso.