Partecipa a LuccaCittà.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Viaggiava con carta di circolazione falsa e targa clonata

Il veicolo su cui è stato fermato non era più immatricolato in Italia

Condividi su:

Il lavoro del personale della Polizia Provinciale di Lucca ha consentito di denunciare all’Autorità Giudiziaria un cittadino rumeno che circolava sul territorio della nostra provincia con un’autovettura munita di carta di circolazione contraffatta e targa bulgara clonata.

I fatti hanno avuto inizio lunedì scorso quando, a seguito di un controllo sulle strade di Castelnuovo di Garfagnana, la pattuglia ha identificato un cittadino rumeno P. F. di 26 anni, residente in Garfagnana, alla guida di una Peugeot 106 con targa della Bulgaria.

Insospettiti dalla carta di circolazione, che riportava alcuni elementi grafici non perfettamente corrispondenti a quelli in uso in Bulgaria, gli agenti hanno avviato immediatamente le indagini, grazie anche ai contatti esistenti con Autorità estere.

Dai controlli è emerso che la targa bulgara era stata emessa per un veicolo tipo Audi, tuttora circolante sul territorio bulgaro, di proprietà di un ignaro cittadino e che quindi quelle apposte all’auto controllata erano frutto di una clonazione.
Inoltre il telaio dell’autovettura non risultava essere mai stato immatricolato in Bulgaria.

Nonostante la qualità della contraffazione dei documenti - completi di certificato di revisione, certificato di assicurazione e carta verde, nonché delle targhe - la Polizia Provinciale è riuscita ad acquisire gli elementi necessari per sottoporre a sequestro penale le targhe e i documenti, nonché al sequestro amministrativo del veicolo che è risultato radiato dagli archivi Italiani della Motorizzazione per esportazione e non era più stato immatricolato.

Un veicolo che, tra l’altro, circolava privo anche della necessaria assicurazione.

Il conducente è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per uso di atto falso e a suo carico sono state elevate sanzioni amministrative per 1.600 euro complessivi.

Condividi su:

Seguici su Facebook