Da poco trascorso l'8 marzo, Giornata Internazionale della donna, gli agenti della Polizia si sono ritrovati per le mani l'ennesimo caso di violenza domestica ai danni di una donna che, ancora innamorata del marito, era disposta a subire le continue vessazione del partner.

La Polizia di Lucca ha infatti denunciato, per il reato di  maltrattamenti in famiglia un 45enne residente a S. Anna.

L’uomo originario del pisano da qualche tempo convive con una coetanea, conosciuta in una comunità di recupero, con la quale aveva completato il percorso di riabilitazione ed aveva deciso di iniziare una nuova vita.

Pur avendo ottenuto un lavoro stabile e dunque precise garanzie economiche per il futuro, l’uomo col tempo ha abbandonato l’atteggiamento sottomesso e tranquillo, trasformandosi, a dire della donna, in un orco che  spesso l’ha maltrattata e picchiata anche per futili motivi.

La donna esasperata dalle quasi quotidiane vessazioni, ha deciso di parlarne con una volontaria che l’aveva seguita durante la sua permanenza in comunità; la volontaria, allibita per la situazione prospettatagli, tra cui una recente frattura ad un braccio cagionata dalle botte rimediate dall’uomo, l’ha convinta ad andare in Questura e raccontare la sua vicenda.

La donna non ha voluto sporgere denuncia, ma le poliziotte della Sezione reati contro la persona della Squadra Mobile l’hanno comunque verbalizzata.

Le indagini successive hanno consentito di verificare ulteriori casi di maltrattamenti con ricorso alle cure mediche da parte della donna, che pur reticente perché a suo dire è ancora innamorata, si è vista costretta ad ammettere gli episodi dei passati accessi all’ospedale “sospetti”, come riconducibili ad aggressioni subite in casa dal compagno.

Al termine degli accertamenti, la Squadra mobile ha denunciato l’uomo per maltrattamenti in famiglia e per lesioni personali, quest’ultimo reato configurato d’ufficio perché la frattura cagionata al braccio della donna ha superato i 20 giorni di prognosi.