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Sgominata gang di clonatori di carte: giro da 750.000 euro

Operazione "Soldi Facili": 14 denunciati

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Abbiamo avuto modo di parlare degli "skimmer" utilizzati per clonare carte (QUI l'articolo). Questo sistema, composto solitamente da un lettore ottico ed una piccola telecamera, permette di estrapolare i dati della banda magnetica delle carte bancomat ed il PIN ad esse associato.

Una volta che una persona è in possesso di questi dati, può immagazzinarli in una qualsiasi altra carta elettromagnetica (chiavi dell'hotel, carte fedeltà dei supermercati etc etc) per clonare l'originale, ed avere libero accesso ai fondi ad essa associati.

Queste apparecchiature vengono spesso posizionate nel fine settimana e rimosse il lunedì per due motivi:
1) nei weekend le persone escono, prelevano e fanno operazioni di vari genere
2) le banche sono chiuse e i dipendenti non possono accorgersi della manomissione

Da segnalare che non è necessario prelevare per rischiare che la propria carta venga clonata: basta inserirla e digitare il proprio PIN.

I Carabinieri della stazione di Lammari hanno condotto una indagine durata da giugno 2012 a marzo 2014 per sgominare una banda di 14 rumeni esperti nella clonazione di carte di credito e bancomat.
Nel mirino di questa gang, le filiali del Monte dei Paschi di Siena di tutta Italia. Ma la banca "zero", da cui tutto ha avuto inizio è quella di Segromigno.
Gli ATM di questo gruppo sono spesso bersaglio facile dei malviventi con skimmer perché permettono un miglior occultamento del sistema di clonazione.

L'operazione "Soldi Facili" ha avuto origine nell'estate 2012, quando i militari di Lammari hanno raccolto alcune denunce riguardanti delle carte clonate e fondi mancanti nei conti corrente.
Poco dopo l'inizio delle indagini, ai Carabinieri si è palesato uno scenario ben più ampio e ingente di quanto preventivato.
Via via che gli uomini dell'arma proseguivano con gli accertamenti saltavano fuori vittime della "gang del bancomat", talvolta perfino ignare dell'operato dei malviventi. Questi infatti, furbescamente, erano soliti prelevare piccole quantità di denaro per passare inosservati.

I fondi poi, venivano trasferiti su delle prepagate "Super Flash" di Intesa San Paolo. Queste carte venivano usate per 10-20 giorni e poi venivano denunciato come smarrite. Con questo giochetto, i malviventi effettuavano numerose piccole ricariche da 100, 200 o 300 euro alla volta, e poi un unico grosso prelievo da 1.000-2.000 euro, dopodiché si disfacevano della carta prepagata e ne attivavano un'altra.



Durante le indagini i Carabinieri di Lammari hanno intercettato questi flussi di denaro verso numerose "Super Flash" e una volta individuate le carte sono risaliti alle identità dei malviventi: 14 rumeni tra i 23 e i 45 anni, tutti residenti a Torino, ma che hanno colpito banche in Toscana, Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Abruzzo e Marche. Fino ad ora, le vittime accertate sono 69.

Secondo quanto emerso dall'operazione "Soldi Facili", solo nel mese di giugno 2012, colpendo a Lucca, la gang del bancomat è riuscita a mettere le mani su 50.000 euro.
I Carabinieri stimano che l'attività illecita condotta dai 14 rumeni abbia consentito loro di avere un giro d'affari pari a 750.000 euro, la maggior parte sottratti a vittime lucchesi.

Il gruppo di clonatori è stato denunciato per frode informatica, clonazione di carte di credito e associazione a delinquere.
Inoltre, i 14 coinvolti potrebbero essere accusati anche installazione di apparecchiature atte ad intercettare comunicazioni informatiche, ma attualmente questo capo di accusa è ad opera di ignoti.


 

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