Un governo sobrio del Comune, tagli alle spese inutili o non prioritarie per garantire aiuti maggiori alle famiglie che hanno bisogno e per investire di più sul territorio e, soprattutto, sul lavoro. È questo uno dei punti cardini del programma di Silvana Pisani.
«Le società partecipate dal Comune svolgono attività in perdita che non possono più essere pagate dai capannoresi e la giunta Del Ghingaro continua a mantenere spese non giustificabili rispetto ai bisogni che i cittadini manifestano quotidianamente. Effettuando i calcoli sugli sprechi, io e altri candidati alle primarie del centrosinistra, come Angelo Fruzzetti, siamo arrivati a risultati, per altro facilmente dimostrabili, che evidenziano che attraverso una diversa gestione delle società partecipate, la riduzione spese per lo staff del sindaco, l’eliminazione di giornalini e altre produzioni, la razionalizzazione di incarichi e consulenze esterne, si può tranquillamente recuperare più di un milione di euro ogni anno.
Non è demagogia, ma un’idea diversa di amministrare, di intendere il buon governo di Capannori.
In tutti i confronti pubblici, il candidato Luca Menesini ha ribadito di voler mantenere tutto com’è, nel segno della continuità con l’amministrazione con cui ha governato per dieci anni.Io, invece, mi propongo di proseguire quelle cose buone che pure sono state fatte, ma mi impegno a cambiare, a tagliare tutte le spese superflue che non rappresentano le prioritarie necessità dei cittadini. Se vincerò, con i soldi risparmi investirò un milione di euro in più per ciascun anno di attività di amministrazione del comune, per garantire finanziamenti e prestiti d’onore ai giovani e alle donne che vogliono aprire nuove imprese; per poter assicurare sgravi e riduzioni di oneri per le aziende che faticano ad andare avanti; per aiutare le famiglie in difficoltà e le fasce deboli; per rilanciare il turismo e l’agricoltura; per portare in tutte le frazioni i servizi primari (fognature, acquedotto, metano); per mettere in sicurezza il territorio e le nostre scuole. Insomma, meno sprechi, più lavoro e servizi per i cittadini».