Uscire dall'ottica dell'assistenzialismo e restituire dignità a coloro che si trovano in situazioni di difficoltà economica e sociale. Questo l'obiettivo del progetto 'Fai un lavoro per la comunità' varato dall'amministrazione Menesini nell'ambito del 'Pacchetto lavoro', l'ampio ventaglio di misure concrete per favorire l'occupazione a Capannori per giovani e meno giovani. 'Fai un lavoro per la comunità' è una nuova strategia di sostegno economico per le persone disoccupate, inoccupate, in mobilità, cassa integrazione o a basso reddito, senza limiti di età, alle quali viene richiesto di svolgere attività lavorativa a vantaggio della comunità e per questo retribuite. Partner del progetto sono alcune associazioni del terzo settore del territorio, che attraverso la stipula di specifiche convenzioni, assumeranno con contratti di lavoro e in particolare con 'buoni lavoro' le persone che sono in possesso delle caratteristiche indicate dal progetto.
“Si tratta di un progetto di welfare attivo che costituisce un passo importante per il superamento degli interventi di tipo assistenzialistico basati sulla sola corresponsione di sussidi - spiega l'assessore alle politiche sociali, Ilaria Carmassi (in foto) - sostituendoli con progetti personalizzati di formazione e tirocinio lavorativo che mirano a perseguire l’integrazione sociale e l’autonomia economica delle persone e delle famiglie cui sono destinati. L' obiettivo infatti è dare nuova dignità alle persone riattivando le risorse di chi si trova in difficoltà economica, rendendolo protagonista del miglioramento della propria situazione e aprendo spiragli per un eventuale nuovo percorso lavorativo e di vita”.
Vari gli ambiti lavoratori, dalle pulizie, ai lavori artigianali, dal facchinaggio all'assistenza in cui saranno impiegate le persone inserite nel nuovo progetto.
Ma come si accede al progetto 'Fai un lavoro per la comunità?'
Le persone che si trovano in situazione di difficoltà economica e sociale (disoccupati, inoccupati, in mobilità, in cassa integrazione o con basso reddito) possono rivolgersi agli sportelli di solidarietà civile 'Punto Insieme' di Capannori (sede comunale) e Marlia e presentare una specifica documentazione relativa al reddito e alla situazione del nucleo familiare. Lo sportello segnala il richiedente alla Commissione Comunale integrata, alla quale partecipano anche rappresentanti del terzo settore, che formula ed approva un progetto di inclusione complessivo inserendo il richiedente nella lista dei beneficiari del Reddito Minimo di Integrazione.
Elenco delle associazioni che partecipano al progetto: Caritas di Capannori (Centro di ascolto) – Parrocchia di Capannori; Caritas Diocesi di Lucca; Caritas di S. Leonardo in Treponzio – Parrocchia di Massa Macinaia; Caritas di Segromigno (Centro di ascolto) – Associazione Il Piazzale e altro; Cooperativa Odissea; Cooperativa Sociale “Il Castello”; Croce Verde P.A. di Guamo; GVAI – Gruppo Volontari Accoglienza Immigrati; Misericordia di Capannori; Misericordia di Marlia; Misericordia di S. Gemma di Camigliano; Paideia; Itaca associazione di volontariato, La Mano Amica, Associazione Chiavi d’Oro, Croce Verde P.A. di Lucca.
Per Informazioni Punto Insieme Capannori il martedì ore 9-13 e il giovedì ore 9-16 tel 0583 428252 . Punto Insieme di Marlia il mercoledì ore 9-13 tel 0583 449013.