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13 in manette per droga: maxi arresto di pusher che rifornivano la Versilia

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I Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Viareggio hanno tratto in arresto13 cittadini extracomunitari tra i 20 ed i 30 anni, tutti di nazionalità marocchina, pregiudicati, senza fissa dimora, per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti, in esecuzione di una misura cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Lucca:

1. JARMOUNI SAID, 23 anni
2. RAMI AZDINE, 19 anni
3. JARMOUNI SAID, 23 anni
4. JARMOUNI RADOINE, 21 anni
5. ABDRAHIM SABIR, 21 anni
6. JARMOUNI ABDULMAJID, 20 anni
7. JARMOUNI NORADIN, 26 anni
8. JARMOUNI ABDERRAHIM, cl. 23 anni
9. JARMOUNI MOSTAFA, 29 anni
10. AISSAMI AZIZ, 26 anni
11. JARMOUNI ABDERRAHIM, 30 anni
12. ASADIKI ALARBI, 30 anni
13. ESSEDIQY SAID, 26 anni

La richiesta e l’accoglimento delle misure cautelari da parte del Tribunale di Lucca è il frutto di un lavoro di indagine svolto dai Carabinieri  di Viareggio, concatenato ad un’altra attività investigativa che ha portato all’arresto, lo scorso giugno, di otto cittadini marocchini, sempre per il reato di spaccio di stupefacenti.

Il prosieguo delle indagini ha permesso di scoprire altri numerosissimi episodi di compravendita di stupefacenti, con particolare riferimento ad hashish e cocaina, condotta in maniera sistematica, nei confronti di una vastissima e consolidata clientela, che affluiva quotidianamente nella pineta di Viareggio dove aveva, per gli acquisti di droga, precisi punti di riferimento; talvolta, erano perfino gli stessi spacciatori a prendere l’iniziativa di contattare i clienti, quasi si trattasse di un call center.

Per pervenire all’individuazione di tali episodi criminosi, i Carabinieri hanno intensificato i servizi, soprattutto nelle ore pomeridiane e serali, con pattuglie in abiti civili, con l’utilizzo di veicoli riportanti targa di copertura e con l’ausilio di  videocamere e macchine fotografiche.

Dopo gli arresti di giugno, ulteriori accertamenti hanno portato via via a scoprire una rete di malaffare sempre più vasta e articolata, espressione di un fenomeno che coinvolgeva un cospicuo numero di persone e che vedeva un quotidiano smercio di droga, segnatamente cocaina ed hashish, per quantitativi ingenti.

L’analisi dei tabulati del traffico telefonico sulle utenze in uso agli extracomunitari ha consentito di individuare la vasta clientela che, tramite le dichiarazioni rese ai carabinieri, ha fornito indicazioni precise sulle modalità degli accordi, sul numero degli acquisti, sui quantitativi e sui prezzi della compravendita di droga che avveniva in pineta .

I militari dell’Arma, sulla scorta delle dichiarazioni rese dai giovani acquirenti, che rappresentano comunque solo un campione, ancorché vasto, di tutti coloro che per gli stessi fini frequentavano la pineta, sono giunti a formulare un calcolo globale dello stupefacente oggetto di commercio, quantificandolo in 10 kg di cocaina e oltre 30 kg di hashish  nell’arco di 2 anni con altrettanto ingente guadagno, dimostrando così l’esistenza di un fiorente commercio, svolto in maniera organizzata e tale da oltrepassare i confini della provincia e da essere noto anche in altre località.

Il primo provvedimento cautelare (gli otto arresti di giugno) sono dunque il risultato di un paziente lavoro investigativo dei Carabinieri, mediante servizi di appostamento con repertazione fotografica ritraente numerosi indagati negli incontri con i clienti i quali, fermati subito dopo gli acquisti, hanno indicato i loro spacciatori mediante riconoscimenti fotografici.

In pochi mesi è stato possibile così individuare i responsabili di tale attività delittuosa, e la sinergia  e la collaborazione tra i Carabinieri e l’Autorità Giudiziaria (nello specifico nella persona del Pubblico Ministero Dott. Salvatore Giannino che ha diretto le indagini e il Giudice per le Indagini Preliminari Dott.ssa Marcella Spada Ricci) ha permesso in tempi rapidissimi di assicurare alla giustizia gli spacciatori.

Nel corso di tutta l’attività info-investigativa che ha portato poi ai tre filoni di indagine sopra detti, sono stati operati altri sette arresti in flagranza, sequestrati circa 23.000 euro in contanti provento delle attività delittuose e sequestrati complessivamente circa un chilo di hashish e 60 gr di cocaina.

Per il reato di spaccio di stupefacenti, dall’inizio dell’anno, i carabinieri della Compagnia di Viareggio hanno tratto in arresto 86 persone di cui 39 in flagranza di reato.
Nell’ambito del contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, è in atto un servizio straordinario di controllo del territorio, che vede come obiettivi sensibili tutte le zone del comune di Viareggio, in particolare le pinete, piazza Dante, piazza D’Azeglio, la Darsena e così via.

 

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